Nel corso dei nostri dodici mesi di esperienza nepalese, i miei compagni di avventura ed io abbiamo operato in tre scuole, due centri per studenti con disabilità intellettive e nell'ufficio di una ONG locale. Abbiamo cercato di condividere idee, perplessità, opportunità e difficoltà all'interno del gruppo, ma ognuno di noi ha sempre lavorato singolarmente, portando avanti attività separate. Nel corso del tempo, tuttavia, abbiamo maturato il desiderio di realizzare un progetto comune, per poter lavorare fianco a fianco con un obiettivo specifico condiviso e con la speranza di avvicinare realtà molto diverse e distanti tra loro.
L'IDEA
Da queste premesse è nata l'idea dei "Word Games 2070" e, in particolare, del "Mundialito", una simulazione dei campionati mondiali di calcio.
Una delle scuole ha accettato di interrompere le lezioni per due giorni, mettendo a disposizione il proprio cortile per ospitare il torneo, offrendo un piccolo rinfresco ai partecipanti e ampi spazi per le altre attività del progetto. Abbiamo assegnato ognuna delle tre scuole ad un continente o ad una regione (Africa, Europa, America Latina). All'interno di ogni classe abbiamo raccolti i nominativi dei partecipanti al torneo, abbiamo creato delle squadre composte da cinque giocatori e abbiamo assegnato loro una nazione del rispettivo continente. Oltre ad essere una componente coreografica fondamentale del Mundialito, questa suddivisione è stata il pretesto per far loro esplorare nuovi orizzonti; ogni giocatore, infatti, ha dovuto documentarsi sulla propria squadra e realizzare delle presentazioni di fronte agli altri studenti della classe, espandendo le proprie conoscenze geografiche e culturali oltre i confini asiatici. Tutti gli studenti hanno poi collaborato alla realizzazione delle bandiere e alla personalizzazione delle divise delle nazionali (su magliette gentilmente donate da nostri amici e parenti), lavorando in piccoli gruppi e selezionando materiali, colori e design. Gli studenti di tutte le classi, infine, sono stati invitati a preparare musiche, canti e danze in vista della cerimonia finale.
Parallelamente alla fase preparativa nelle scuole, abbiamo raccolto dei fondi, predisposto il trasporto e l'accoglienza per gli allievi dei centri disabili, organizzato attività extra per chi non partecipava al torneo di calcio e abbiamo predisposto il tabellone delle partite del Mundialito suddivise per gradi.
INCLUSIONE
Stando a dati pubblicati recentemente dall'UNICEF, in Nepal il 22% dei bambini con disabilità di età compresa tra i 5 e i 14 anni non è mai stato a scuola. L'inclusione di studenti con bisogni educativi speciali è quasi inesistente nelle scuole nepalesi, c'è una mancanza di consapevolezza generale sul tema della disabilità tra i cittadini e i bambini con disabilità tendono ad essere marginalizzati all'interno del sistema educativo e, più ampiamente, all'interno della società.
Questi dati corrispondono solo a una delle ragioni per cui abbiamo voluto includere nel progetto i nostri allievi delle scuole speciali. Introducendo l'argomento all'interno delle scuole regolari è emerso che molti dei nostri studenti non conoscevano la parola "disabilità", non avevano familiarità con le diverse forme di disabilità esistenti o non avevano mai visto o avuto direttamente a che fare con una persona disabile. Per questo motivo, abbiamo condotto dei seminari in tutte le classi, cercando di sensibilizzare e responsabilizzare gli studenti sul tema della disabilità e preparandoli ad incontrare e ad interagire con i loro coetanei dei centri disabili.
Su nostro invito, le responsabili delle due scuole speciali hanno accettato di partecipare alla seconda giornata dell'evento e hanno realizzato delle attività preparatorie con i bambini.
WORLD GAMES 2070
• 16 maggio 2013 (2 Jentha 2070 nel calendario nepalese): l'inizio del torneo.
Abbiamo accolto tutti gli studenti delle scuole e dato inizio al torneo con una cerimonia inaugurale e la sfilata di tutte le squadre con le rispettive bandiere e divise. Successivamente, la competizione è entrata nel vivo e si sono giocate sotto un sole cocente tutte le partite dei gironi eliminatori. Alcuni degli studenti che non partecipavano al torneo hanno preso parte ad altre attività ludiche e a un torneo di ping pong, ma la maggior parte di essi ha infuocato le gare con un tifo scatenato a bordo campo e sulle balconate della scuola.
• 17 maggio 2013 (3 Jentha 2070): le finali, gli ospiti speciali e la cerimonia di chiusura.
Tutti i giocatori delle squadre finaliste si sono presentati a scuola più agguerriti che mai, tradendo un filo di tensione per una sfida che attendevano da mesi. Il primo calcio d'inizio ha sancito l'inizio delle finali, ma la prima partita è stata presto interrotta per l'arrivo degli allievi e delle insegnanti dei centri disabili di Patan e del villaggio di Lubhoo: bimbi e maestre sono scesi dal bus, hanno varcato il cancello del cortile e sono stati accolti in un interminabile applauso da centinaia di studenti e insegnanti delle tre scuole. Vedere la gioia e l'entusiasmo negli occhi di quei ragazzi nell'essere accolti così calorosamente e inaspettatamente da tutti gli altri studenti è stata un'emozione immensa e ha rappresentato senza dubbio uno dei momenti più belli di tutto il nostro anno in Nepal.
Le partite sono presto riprese, mentre un folto numero di studenti coordinati dalle ragazze del nostro gruppo ha organizzato per tutta la giornata giochi e attività insieme ai nostri ospiti speciali.
Una volta terminate le finali è stata la volta delle performance. Ragazzi e ragazze di tutte le scuole e di uno dei centri disabili hanno dato sfogo alla propria creatività e si sono esibiti in coreografie, danze, musiche e canzoni.
L'ultimo atto è stata la cerimonia di premiazione. Le squadre vincitrici del Mundialito, il miglior giocatore e il capocannoniere hanno ricevuto coppe e medaglie, e tutti i ragazzi dei centri disabili hanno ricevuto un certificato di partecipazione all'evento. Il lancio di caramelle e coriandoli ha chiuso ufficialmente la giornata suggellando una bellissima esperienza di festa, crescita e condivisione.
Il video che segue è un piccolo regalo per i nostri ragazzi.
धन्यवाद!
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[English version]
During our twelve-month experience in Nepal, my colleagues and I worked in three schools, two centres for children with disabilities and the office of one local NGO. We tried to share ideas, perplexities, opportunities and difficulties inside our group, but each one of us always worked individually, carrying on separate activities. Throughout the time, however, we started to think about the possibility to create a common project, in order to work side by side with a shared specific goal, and with the hope to connect different realities.
THE IDEA
Given these premises, we developed the idea of the "World Games 2070" and, particularly, of the "Mundialito", a simulation of the football World Cup.
One of the schools accepted to interrupt every lecture for two days, making the playground available to host the tournament, and offering some refreshments to the participants and some spaces for other activities related to the project. We assigned each school to a continent or a region (Africa, Europe and Latin America). In every class we collected the names of the participants, we created teams of five players and we assigned each one of them to a country of the respective continent. Beyond being a fundamental choreographic aspect of the Mundialito, this partition has been the pretext to let them explore new horizons; each player had to read up about his/her team and country, and prepare a presentation in front of the other students of the class, giving a contribution to the collective expansion of geographical and cultural knowledge beyond the Asian borders. All the students collaborated in the production of the flags and the personalisation of national uniforms (using t-shirts kindly donated by our friends and relatives), working in small groups and selecting materials, colours and designs. We finally invited the students of every class to prepare music, songs and dances for the final ceremony.
Simultaneously with the preparatory phase in the schools, we collected funds, prearranged transports and reception of the pupils of the disable centres, organised extra activities for those students who were not taking part in the tournament and composed the timeframe with all the matches of the Mundialito divided by grades.
INCLUSION
According to recent data published by UNICEF, in Nepal 22% of children with disabilities aged 5-14 years have never been to school. Inclusion of students with special educational needs is almost non-existent in Nepalese schools, there's a general lack of awareness among the population on the theme of disabilities and children with impairments tend to be marginalised within the educational system and, more broadly, within society.
These data are only one of the reasons that led us to include into the project our pupils of the special schools. While introducing the topic to the students of the mainstream schools we found out that many of them didn't know the word "disability", didn't have familiarity with the different forms of impairments or never saw or had something to do with a person with disability. For these reasons, we conducted seminars in every class, trying to sensitise the students and raise their awareness on the theme of disabilities, preparing them to meet and interact with their peers of the disable centres.
The head teachers of the two special schools accepted our invitation and decided to take part in the event on the second day, preparing the children for the occasion.
WORLD GAMES 2070
• 16 May 2013 (2 Jentha 2070 in the Nepali calendar): the beginning of the tournament.
We welcomed all the students of the schools and opened the tournament with an inaugural ceremony and the parade of the teams with flags and uniforms. Subsequently, the competition ignited and all the matches of the eliminatory round were played under a burning sun. Some of the students who didn't take part in the tournament got involved in other recreational activities and a table tennis competition, but the vast majority of them supported their favourite teams with great enthusiasm standing on the sides of the playground and on the balconies of the school.
• 17 May 2013 (3 Jentha 2070): the finals, the special guests and the closing ceremony.
All the players of the finalist teams reached the school more combative than ever, disclosing only a little tension for the games they have been waiting for months. The first kick off marked the beginning of the final games, but the match got interrupted quite soon by the arrival of the pupils and teachers of the special schools of Patan and the village of Lubhoo: children and teachers got off the bus, crossed the entrance and found hundreds of students and teachers of the three schools welcoming them with an endless applause. Witnessing the joy and the enthusiasm in the eyes of those kids for the warm and unexpected welcome by all the other students has been a huge emotion and represented without any doubt one of the most beautiful moments of our year in Nepal.
Matches resumed soon after, while a large number of students coordinated by the girls of our group organised games and activities with our special guests during all day.
After the finals came the moment of the performances. Boys and girls of every school and one of the disable centres gave vent to all their creativity and proposed choreographies, dances, music and songs.
The award ceremony represented the last act of the event. The winning teams, the best player and the top scorer received medals and thropies, and each pupil of the special schools received a participation certificate. Party poppers and candies officially closed the day, sealing a wonderful experience of joy, growth and sharing.
The following video is a small present for our kids.
धन्यवाद!
bello! no, di più! e belli loro! e belli voi! scalda il cuore! un abbraccio little brother!
RispondiEliminaGrazie sorellona!
RispondiEliminaUn grande abbraccio!
Bellissima iniziativa e stupendo video! Inoltre mi hai dato degli spunti per organizzare attivita' simili con i bimbi qui a Delhi!
RispondiEliminaOttimo! Come procede l'avventura?
EliminaUn abbraccio,
A