[English version below]
Oltre 65 persone sono morte e 200 sono rimaste ferite nella giornata di sabato 16 febbraio 2013 in un attacco terroristico nella città di Quetta, nella zona sud-occidentale del Pakistan. Una bomba è stata fatta esplodere in un affollato mercato in una zona popolata prevalentemente da persone di etnia Hazara. L'attentato è stato compiuto con un ordigno azionato a distanza e rivendicato dal movimento terroristico pachistano Lashkar-e-Jhangvi (LeJ), specializzato in attacchi alla comunità sciita. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio ed è destinato a salire.
Nepal, è notte. Torna la corrente e mi collego a internet. Faccio il consueto giro di quotidiani online e mi imbatto nella notizia. La trovo quasi per caso. Sono sulla homepage di Repubblica.it e la news principale è la finale di Sanremo. Seguono a ruota le condanne per il terremoto del 2009 a L'Aquila, il record del velista Soldini, video e foto del meteorite e degli asteroidi in Russia, Napolitano che commenta le critiche della Casa Bianca, Monti e Bersani che fanno commenti random pre-elettorali, Grillo a Torino, un appello agli intellettuali per un governo stabile, il Papa che pensava di dimettersi da un sacco di tempo, i bagagli ritrovati della famiglia Missoni, l'uccisione di un esponente di una cosca mafiosa a Palermo, il sito del tribunale di Milano oscurato da un hacker, la Sicilia politicamente in bilico (grossa novità effettivamente), il crollo del potere d'acquisto degli anziani italiani, Della Valle che scende in campo per La7, un riquadro di quattro video a caso (tra cui Angelina Jolie e Brad Pitt produttori di vino in Francia e un gol di Drogba in Turchia), Pistorius al suo terzo giorno di carcere. Poi viene il Pakistan. 65 morti e 200 feriti e la notizia è a fondo pagina dopo sedici articoli e quattro video inutili.
Controllo Ansa.it e la notizia non esiste. Provo a cercarla nel database del sito (nel caso mi stia solo sfuggendo di vista) e non compare nulla. Controllo La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero, Il Giornale, Il Corriere, Libero, Il Foglio. Niente.
Apro i siti dei principali canali d'informazione stranieri che mi vengono in mente.
BBC: notizia di testa
CNN: notizia di testa
Guardian: seconda notizia
USA Today: seconda notizia
International Herald Tribune: notizia in piccolo ma in alto
Le Figaro: quarta notizia (ma Le Monde tace)
Reuters: seconda notizia
El Pais: notizia nel riquadro dell'ultim'ora
Die Süddeutsche Zeitung: terza notizia
Mentre scrivo la conta delle vittime ha raggiunto quota 79. Mentre pubblico il post online siamo a quota 81 morti.
Sono esterrefatto.
Se un attacco simile fosse accaduto in Francia, in Danimarca o in Australia la notizia riempirebbe l'intera homepage di ogni quotidiano, radio e tv e verremmo bombardati per i successivi tre mesi con gli approfondimenti, le inchieste e le strazianti testimonianze di qualche sopravvissuto o di qualche testimone oculare. Ma è accaduto in Pakistan, chissenefotte.
Non stupisce che l'Italia sia al 57° posto nella classifica 2013 sulla libertà di stampa di Reporters sans frontières, dietro Namibia, Ghana, Suriname, Botswana, Romania, Burkina Faso e Haiti, giusto per citarne alcuni.
http://en.rsf.org/press-freedom-index-2013,1054.html
http://en.rsf.org/press-freedom-index-2013,1054.html
Quando smetteremo di concepire esseri umani di serie A e di serie B?
Questo è il livello dell'informazione italiana.
____________
[English version]
More than 65 people have been killed and 200 wounded on Saturday 16th February 2013 in a bomb attack in a Shia-dominated part of the south-western Pakistani city of Quetta. The blast occurred in a crowded market place in an ethnic Hazara area of the city. The police raised the number of casualties several times through the day.
Nepal, it's nighttime. Electricity comes back and I connect to the internet. As usual, I start to check several online newspaper and I bump into the news, almost by accident. I'm on the homepage of Repubblica.it, the second most read newspaper in Italy and the top news is the final evening of Sanremo Festival, a music competition. Hot on the heels, the sentences for the 2009 earthquake in L'Aquila, a new record by the yachtsman Soldini, videos and pictures of the meteorite and the asteroids in Russia, President Napolitano's comments on the critiques coming from the White House, Monti and Bersani (two political leaders) with their random pre-electoral statements, Beppe Grillo in Turin, a plea to the Italian intellectuals, the Pope who has thought about walking out for a long time, the luggages of the Missoni family, the killing of Mafioso in Palermo, the website of the court of Milan attacked by hackers, Sicily politically unstable, the colasse of the buying power of old people, Della Valle interested in the Italian tv station La7, four random videos (among which Angelina Jolie and Brad Pitt involved in the production of wine in France and a gol scored by Drogba in Turkey, Pistorius at his third day in jais. Then Pakistan comes. 65 killed and 200 wounded and the news is at the bottom of the page after sixteen articles and four useless videos.
I check Ansa.it (the leading wire service in Italy, and one of the leaders among world news agencies, according to Wikipedia, at least) and the news doesn't exist. I try to look for it in the database of the website and there's nothing. I check La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero, Il Giornale, Il Corriere, Libero, Il Foglio. Nothing, zero.
I open the websites of the first foreign channels of information that I can link about.
BBC: top news
CNN: top news
Guardian: second news
USA Today: second news
International Herald Tribune: small news but on the top
Le Figaro: fourth news (but Le Monde is silent)
Reuters: second news
El Pais: title in the box of the breaking news
Die Süddeutsche Zeitung: third news
While I'm writing the number of the victims has already reached 79. While I'm publishing this post 81 deaths have been counted.
I'm appaled.
If such an attack would have occurred in France, Denmark or Australia the news would fill the entire homepage of every newspaper, radio and tv station and we would be shelled for three consecutive months with the in-depth analysis, investigative reports and the stories of some survivor or eyewitness. But it occurred in Pakistan, who gives a shit.
It doesn't surprise that Italy is ranked 57° in Reporters sans frontières' Press Freedom Index 2013, behind Namibia, Ghana, Suriname, Botswana, Romania, Burkina Faso and Haiti, just to name some of them.
http://en.rsf.org/press-freedom-index-2013,1054.html
http://en.rsf.org/press-freedom-index-2013,1054.html
When will we stop to conceive human beings of first league and second league?
This is the level of the Italian information system.
vergognosi! I nostri giornali "tradizionali" non meritano nulla! per fortuna ora con internet abbiamo la possibilita' di farci un'informazione personalizzata e si possono leggere cose ben piu' interessanti (come per esempio questo blog!) che stupide notizie.
RispondiEliminaIl problema è che sono ancora relativamente pochi quelli che lo fanno.
EliminaE anche quei pochi spesso non vanno oltre repubblica.it o lastampa.it.
Quello che mi lascia più attonito di tutti è Ansa.
Perché ti stupisci? E' così da sempre.
RispondiEliminaSembra quasi che tu viva a Kathmandu!
(tra le notizie, di oggi, veramente importanti: il Toro contro la-talanta ha vinto!! 2-1)
Non mi stupisco, sono cose che conosco, le ho studiate anche all'università, procedure di agenda setting.
EliminaMa il fatto che le conosca non mi fa provare meno sdegno e ribrezzo.
(Rimembro con un sorriso i bei tempi in cui si cantava a squaciagola "Contadino bergamsco zappa la terra")